venerdì 23 novembre 2012

Il nuovo concorso TUI "Guidaci in viaggio"

Sta per scadere il termine per partecipare al nuovo concorso organizzato da Tui.it per promuovere le sue Guide di viaggio.
Il concorso è aperto sia ai fan che ai travel blogger.
Se siete dei fan partecipare è semplice, basta dare uno sguardo alla sezione del sito dedicata appunto alle guide e quando si trova quella dedicata alla meta dei nostri sogni o ad una località che invece abbiamo già visitato e che è rimasta nel nostro cuore si clicca sul pulsante del concorso (che si trova in alto a destra, sopra le icone di condivisione). A questo punto si apre una finestra con un form per inserire i propri dati, necessario per la registrazione, ed infine, ultimo step, si condivide il tutto o su un social network o per mail, insomma si può scegliere la modalità, purchè si informi la Tui della condivisione, con un tag o una mention o inserendo l'indirizzo mail per conoscenza.
Ai blogger interessati a partecipare si chiede di scrivere un post su proprio blog, illustrando le modalità del concorso e delle guide, e di linkare Tui. Forse ora vi sarà chiaro che io sto partecipando!
La Guida Viaggi Tui è semplice da consultare e piacevole da leggere.
Le destinazioni sono divise per zone o continenti, ce ne sono 8 principali: Asia, Africa, Caraibi, Oceano Indiano, Mediterraneo, Mar Rosso, Canarie e Baleari.
All'interno di queste categorie si trovano le diverse destinazioni consigliate, per ognuna c'è una descrizione introduttiva e poi informazioni più dettagliate vengono fornite in menù laterali, come ad esempio consigli sulle cose da vedere o da fare, dove e cosa mangiare, ma anche informazioni utili sul clima ed i periodi migliori per il viaggio, info sanitarie, fuso orario, moneta e sui documenti necessari.
Per lo più si tratta di mete balneari e tropicali da Zanzibar alle Maldive alla Thailandia al Messico fino alle nostre isole mediterranee per cui sono segnalate anche le spiagge più belle, le più frequentate dai turisti o dai surfisti o quelle meno conosciute, insomma chi cerca troverà quello che gli serve.
Nel complesso il giudizio è molto positivo, come ho già detto la facile consultazione e lettura ne fanno un buon supporto per chi cerca idee, ispirazione e consigli.


martedì 13 novembre 2012

A Parigi con Valeria e la sua famiglia




Il nostro viaggio di famiglia a Parigi è nato grazie al regalo ricevuto da mio marito per i suoi 40 anni dai suoi genitori e sua sorella.
Era un mio desiderio da tempo quello di poter visitare Parigi, ma poiché mio marito c’era già stato, abbiamo sempre dovuto optare per vacanze alternative che ci permettessero di visitare città sconosciute ad entrambi.
Fortunatamente è arrivato questo regalo che ci ha permesso di poter acquistare i biglietti aerei per noi due ed i nostri bambini di 9 e 6 anni.

L’organizzazione del viaggio è cominciata proprio dall’acquisto dei voli sul sito della compagnia di EasyJet, per le tratte Pisa-Parigi Orly-Pisa.
Sul sito abbiamo trovato un’offerta che ci permetteva di poter portare un bagaglio da stiva di 20 kg  ad un prezzo vantaggioso, oltre a 3 piccoli trolley a mano (nb: easyjet permette di portare solamente un bagaglio a mano  a passeggero non più grande di 56 x 45 x 25 cm, comprese ruote, tasche e maniglie).
Le tariffe per adulti e bambini under 16 è la stessa, mentre la tariffa per i bebè sotto i 2 anni è poco più della metà di quella di un adulto, con la precisazione che questi devono viaggiare in braccio ad un adulto.
Come altre compagnie low-cost anche Easyjet permette di effettuare il check-in online prima della partenza (da 30 giorni fino a 2 ore prima della partenza), questo servizio è facoltativo e gratuito, se non si effettua online sarà necessario effettuarlo in aeroporto.

Documenti: per la Francia è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio sia per gli adulti che per i bambini.

Acquistati i biglietti è cominciata la caccia all’alloggio.

Dopo una prima ricerca online su Booking di Hotel in zone centrali, abbiamo preso in considerazione l’idea di affittare un appartamento, dato che gli Hotel erano troppo costosi per il nostro budget.
Ho visionato molti appartamenti sul sito http://www.all-paris-apartments.com/it/appartamenti-parigi/
Questo sito mi ha permesso di potermi fare un’idea delle zone più centrali ed adatte (oltre che sicure) per noi, ho visionato foto e descrizioni di decine di appartamenti in diversi quartieri di Parigi.

Alla fine ho scelto il quartiere di Marais. E’ uno splendido quartiere con negozi, pasticcerie, brasserie, creperie tipiche, bei palazzi ed è noto per la bellissima Place des Vosges.
C’è un sito che affitta appartamenti arredati ed attrezzati per brevi periodi proprio nel Marais http://www.parisautrement.com/
… Ed in effetti così abbiamo trovato il nostro nido parigino! Un appartamento con camera, cucina, bagno e salotto con divano letto, semplicemente perfetto e nel cuore di Marais, a poca distanza dalla metro.
Tramite email viene inviato una sorta di contratto che contiene tutte le informazioni utili per l’affitto (check-in – check-out) e le modalità di pagamento bonifico prima dell’arrivo oppure contanti all’arrivo. Oltre ai numeri utili da contattare all’arrivo per avere le chiavi dell’appartamento.

I nostri bambini erano eccitatissimi e non parlavano d’altro se non del viaggio a Parigi.

Deciso che le nostre destinazioni sarebbero stati musei e passeggiate per i più bei quartieri della ville lumiere (niente Eurodisney per questa volta!), ho contattato una conoscente parigina che mi ha procurato dei pass per l’accesso diretto ai principali musei: Louvre, Musee d’Orsay, Orangerie.
Si tratta del Paris Museum Pass grazie al quale si ha accesso gratuito, senza code e ingresso  tutte le volte che si vuole, in più di 60 musei e monumenti di Parigi. Il pass è venduto con accesso per 2 fino a 6 giorni. Il pass per 2 giorni costa 39€ a persona. I bambini entrano gratuitamente quasi ovunque.
I pass si possono anche acquistare online sul sito http://www.parigi.it/it/paris-museum-pass.php

Successivamente ho preso informazioni per i trasferimenti dall’aeroporto di Orly alla città.
L’aeroporto è collegato tramite la linea RER della metro, autobus e pullman. Il costo per questi mezzi va da circa 7€ a persona fino a 12€.
All’interno dell’aeroporto – arrivi - c’è un corner in cui è possibile acquistare i biglietti per il pullman e la RER.
In alternativa fuori dagli arrivi ci sono i taxi che in 20-25 minuti arrivano al centro città, il costo medio va tra i 30 e i 40€ a seconda della destinazione finale.

Al nostro arrivo davanti all’appartamento abbiamo chiamato il numero indicato nel contratto e dopo 10 minuti è arrivato un ragazzo che ci accompagnato nel nostro appartamento ci ha spiegato come poter utilizzare il wi-fi, tv, elettrodomestici e ci ha consegnato le chiavi.

La nostra avventura parigina poteva aver inizio!




lunedì 12 novembre 2012

Documenti di viaggio

I documenti per viaggiare sono diversi e possono essere distinti in base alla destinazione del viaggio.

  1. Se si viaggia nel territorio nazionale è sufficiente la carta d'identità o i documenti equipollenti quali il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d'armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un'amministrazione dello Stato;
  2. Se si viaggia in Paesi aderenti agli accordi di Schengen o Paesi esteri extra-Schengen si deve essere in possesso di un documento valido per l'attraversamento delle frontiere, vediamo quali sono:
  • La carta d'identità valida per l'espatrio viene rilasciata dal Comune di residenza e, a partire dal maggio 2011, può essere richiesta fin dalla nascita. 
La validità temporale varia a seconda dell'età del titolare:
       - 3 anni per i minori di età inferiore ai 3 anni
       - 5 anni per i minori di età compresa tra 3 e 18 anni
       - 10 anni per i maggiorenni        
     
Bisogna sapere che non sono molti i Paesi che accettano la carta d'identità italiana valida per l'espatrio e che sono stati registrati ripetuti e notevoli disagi  (fino al respingimento alla frontiera) proprio per il mancato riconoscimento da parti di alcuni Stati delle carte d'identità prorogate (cartacee rinnovate con il timbro o carte elettroniche rinnovate con un certificato) tanto che il Ministero dell'Interno ha previsto che i possessori di carte di identità rinnovate o da rinnovare possono richiederne la sostituzione con nuove carte d'identità, la cui validità decennale decorrerà dalla data di rilascio del nuovo documento.
  • Il passaporto è il documento che consente di viaggiare da un Paese all'altro, viene rilasciato in Italia dalle Questure e all'estero dalle rappresentanze diplomatico-consolari, è valido per tutti i Paesi riconosciuti dal Governo italiano ma su richiesta dell'interessato può essere reso valido anche per i Paesi i cui Governi non sono riconosciuti mediante l'indicazione delle località di destinazione.
La domanda per il rilascio può essere presentata presso le Questure o l'ufficio passaporti del commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri o il Comune di residenza, domicilio o dimora dell'interessato. Ora è anche possibile fare richiesta online sul sito della Polizia di Stato e prenotare ora, data e luogo per la presentazione della domanda.

La nostra normativa prevede diverse tipologie di passaporti: il passaporto ordinario, il passaporto temporaneo ed il passaporto collettivo, qui parleremo solo di quello ordinario.

mercoledì 7 novembre 2012

Fanatici dei mercatini di Natale?

Qualche giorno fa ho pensato che un blog che parla di viaggi, in questo periodo dell'anno, dovrebbe dare delle indicazioni sui mercatini di Natale.


Poi mi sono resa conto che ne sapevo poco o nulla sia perché dalle mie parti non esiste una tradizione legata ai mercatini di Natale sia perché non sono mai stata amante del freddo e, purtroppo, pare non se ne organizzino molti in zone tropicali o comunque calde, a meno che non si vada fino a Melbourne in Australia, inserita dalla CNN tra le 10 città con i migliori mercatini del mondo.

Decisa in ogni caso a scrivere qualcosa sull'argomento ho iniziato a cercare notizie su internet e ho scoperto un mondo a me sconosciuto ma frequentatissimo da tantissime altre persone. 
Milioni di presenze registrate nei mercatini di tutta l'Europa, tour per i principali e più famosi mercatini, voli low-cost ad hoc, offerte per weekend nelle svariate città che li ospitano, siti web dedicati. 

Districarsi tra tante informazioni non è semplice ma, intanto, se si vuole visitare uno dei tanti mercatini di Natale bisogna decidere quale
Facile a dirsi non altrettanto a farsi perché la scelta è vastissima: ci sono i più famosi, i più antichi, i più grandi, i più curiosi...quindi come selezionarne uno o più, in caso si voglia fare un tour? 
Utilissimi i siti specializzati, tra cui, forse il più completo e ricco di informazioni, www.mercatini-natale.com, poi www.tuttomercatinidinatale.it, www.natale-mercatini.it e www.mercatinodinatale.it
tutti hanno sezioni dedicate ai mercatini in Italia e all'estero, ulteriormente suddivise per regioni e città, con brevi descrizioni dei programmi previsti.

Se decidete di visitare un mercatino italiano e non siete residenti nel nord Italia, dove la tradizione è più antica e radicata, state tranquilli, ormai sono disseminati ovunque. 
Praticamente in ogni regione si riproduce la casistica generale con il "suo" più famoso, il più grande, il più particolare; sono talmente tanti che è davvero difficile fare una cernita e molto, nella scelta, dipende dal gusto personale, dal tipo di località che si predilige (montagna, città, lago, valle, ce n'è per tutti), dalla curiosità gastronomica, dagli eventi correlati, dalle attività previste per i bambini etc 

Io ho scelto due località che propongono speciali attrazioni per i più piccoli: Govone ed Arco 

mercoledì 31 ottobre 2012

L'arte di viaggiare

Un giorno mentre cercavo aforismi, citazioni, frasi celebri sui viaggi, mi sono imbattuta in un estratto di un testo di Alain de Botton, che, confesso, non avevo mai sentito nominare ma che ha scritto "L'arte di viaggiare" e quindi non potevo esimermi dal leggerne almeno un pezzo.
Anche se le critiche che ho trovato su questo filosofo-scrittore-giornalista-presentatore (ci sono anche problemi di inquadramento) non sono sempre lusinghiere, voglio riportare un passaggio che io ho apprezzato e condivido:

"Se la nostra esistenza si svolge all'insegna della ricerca della felicità, forse poche cose meglio dei viaggi riescono a svelarci le dinamiche di questa impresa, completa di tutto il suo ardore e di tutti i suoi paradossi. Benchè in maniera indiretta, infatti, i viaggi contengono una chiave di lettura del senso della vita che va oltre le costrizioni imposte dal lavoro e dalla lotta per la sopravvivenza, ciononostante raramente vengono considerati stimolanti sul piano filosofico poichè sembrano richiedere considerazioni di ordine eminentemente pratico. Veniamo così inondati di consigli sul dove, ma poco o nulla ci viene domandato circa il come e il perchè del nostro andare. Eppure l'arte di viaggiare pone una serie di interrogativi nient'affatto semplici o banali, e il cui studio potrebbe modestamente contribuire alla comprensione di ciò che i filosofi greci indicavano con la bella espressione 'eudaimonia', ovvero felicità".

Bè, sembra ambizioso, ma perchè no?


lunedì 29 ottobre 2012

Idee per Halloween??

Eccoci manca solo un giorno, tutti pronti per la festa di Halloween?
No?
Niente paura, ci sono siti specializzati che possono offrire idee per costumi, trucco, decorazioni e feste!

Eccone alcuni:

Tutto Halloween (dice già tutto il nome);
Feste di Halloween per regione  qui trovate diverse manifestazioni previste per il 31 ottobre divise per regione e città;
Musiche Halloween qualcuno ha pensato anche alla colonna sonora!
Halloween per famiglie alcuni suggerimenti per festeggiare coi bimbi.
Non possiamo dimenticare i last minute per chi vuole spostarsi da casa Italianlastminute (sito di offerte da agriturismo, b&b, campeggi di tutta Italia).

Happy Halloween!


martedì 23 ottobre 2012

"Il senso del viaggio" Rubèn Blades

Si possono percorrere milioni di
chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei
luoghi nè imparare nulla
dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio
sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia
da raccontare.
Camminando si apprende la vita
camminando si conoscono le cose
camminando si sanano le ferite
del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del
cammino percorso.

venerdì 19 ottobre 2012

Halloween: storia, miti e tradizioni




Ormai ci siamo, il 31 ottobre si avvicina e, ormai anche qui da noi ci si prepara a festeggiare Halloween: ragnatele, scheletri, cappelli, mantelli, zucche e quant'altro per la notte più spaventosa dell'anno....

Ma qual'è la storia della festa nota per il suo "Trick or Treat" ossia "Dolcetto o Scherzetto"?

Sebbene il suo nome derivi dalla contrazione di "All Hallows' Eve" cioè vigilia di Ognissanti, le sue origini vanno ricercate negli antichi riti celebrativi celtici.
In corrispondenza dell'attuale primo novembre le popolazioni celtiche d'Europa festeggiavano il primo giorno del nuovo anno, chiamato Samhain. Tutte le leggende più importanti in cui si narrano cicli epici, antiche saghe, grandi battaglie e si racconta di re e eroi, si svolgevano nella notte di Samhain.
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno (31 Ottobre) Samhain, Signore della Morte, Principe delle Tenebre, chiamasse a sè tutti gli spiriti dei morti e temevano che in tale giorno tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei viventi.
Alla vigilia di Samhain - l'attuale Halloween - si pensava che gli spiriti camminassero sulla Terra mentre erano in viaggio verso l'aldilà, e che con loro vi fossero fate, demoni e altre creature.
Una leggenda riferisce che tutte le persone morte l'anno precedente tornassero sulla terra la notte del 31 ottobre, in cerca di nuovi corpi da possedere per l'anno prossimo venturo, Così nei villaggi veniva spento ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni venissero a soggiornavi. Oltre a sacrificare animali agli dei e riunirsi attorno ai falò, i Celti spesso indossavano costumi - forse pelli di animali - allo scopo di confondere gli spiriti e magari evitare di venirne posseduti.

L'usanza moderna di travestirsi nel giorno di Halloween, nasce dalla tradizione che i Celti avevano, dopo il rito dei sacrifici nella notte del 31 Ottobre, di festeggiare per 3 giorni mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche ritornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro.

L'origine del detto TRICK OR TREAT si fa risalire a quando i primi cristiani, in cammino da un villaggio all'altro, elemosinavano per un pezzo di "dolce dell'anima", che altro non era se non un pezzo di pane.  Più "dolci dell'anima" una persona riceveva, più preghiere questa persona prometteva di recitare per i defunti della famiglia che aveva a lui donato il pane.
E' proprio da queste leggende che ha origine il famoso gioco del " TRICK o TREAT" (Scherzetto o dolcetto) nella quale i bambini travestiti con maschere e costumi "mostruosi e terrificanti" vanno di casa in casa, chiedendo dolcetti o qualche moneta. Se non ricevono niente, possono giocare un brutto scherzo ai proprietari di quella casa.

In seguito la chiesa cattolica, non riuscendo a sradicare questi antichi culti pagani, escogitò un tentativo per far perdere il profondo significato di questi riti. Fecero propria e trasformarono la festa di Samhain, come peraltro altre festività pagane. Infatti nel VII secolo il papa Bonifacio IV decretò che il 1 novembre si celebrasse Ognissanti (All Hallows' Day). Alla vigilia della festa si continuarono ad accendere falò e indossare costumi, ma sotto un altro nome: All Hallows' Eve, che in seguito sarebbe diventato "Halloween".


Altra leggenda legata ad Halloween è quella di Jack O' Lantern di cui potete leggere qui



venerdì 24 agosto 2012

Vacanze a Stintino

Stintino è un paesino sulla costa nord-ovest della Sardegna, situato di fronte all'isola dell'Asinara diventata Parco Nazionale nel 1997.
Il piccolo borgo di pescatori è nato a fine '800 a seguito della decisione del Governo di istituire sull'isola dell'Asinara una stazione sanitaria marittima di quarantena ed una colonia penale.
In seguito è diventato meta turistica grazie alle splendide spiagge della zona, prima fra tutte La Pelosa.






Io nutro un affetto particolare per questo paese dato che ho trascorso qui quasi tutte le vacanze estive degli ultimi 20 anni.
Le strutture ricettive non mancano: hotel, residence, bed&breakfast, villaggi turistici, ristoranti, bar, localini vari, ma si tratta di un numero comunque limitato rispetto ad altre località turistiche e proporzionato alle dimensioni del paesino.
Non definirei Stintino un posto per vacanze di giovani all'insegna del "party party party!!". Un tempo, forse, ma oggi sembra essere più adatto per vacanze all'insegna del mare, sport, relax e famiglia.
D'altro canto la vera attrattiva della zona è proprio il mare, splendido, pulito, dai colori che variano dal blu al turchese e che credo si possa definire uno dei più belli dell'intero Mar Mediterraneo. 
Oltre la spiaggia de La Pelosa, famosa per la sua sabbia bianca finissima, il mare turchese, la sua "torretta" e la posizione fronte Asinara, altre spiagge molto belle e frequentate sono Le Saline, Pazzona, Punta d'Elici, Ezzi Mannu, solo per citare le più famose. In tutte si possono trovare zone attrezzate con lettini, ombrelloni, bar, noleggio canoe-pedalò-windsurf. A Pazzona un piccolo intrattenimento aggiuntivo per i bambini sono i trampolini elastici e le sdraio in acqua.



Nella zona tra le Saline ed Ezzi Mannu ci sono anche degli stagni alle spalle delle spiagge in cui è ancora possibile avvistare i fenicotteri rosa, che sono un vero spettacolo nello spettacolo della natura incontaminata.



Tante sono le attività che si possono fare: a partire da vela, windsurf, kitesurf, canoa, sub, al tennis, bici, corsa fino al golf. Agli amanti dello sport, acquatico e non, non mancheranno le occasioni di tenersi in forma.


Per gli amanti del chilling out o relaxing si può optare per un aperitivo in paese fronte porto oppure io consiglierei Capo Falcone dove, stesi su lettini o seduti su comodi divani, si può sorseggiare un drink o cenare con vista su La Pelosa e l'Asinara.



Come in tutte le località turistiche anche a Stintino vengono allestiti mercatini, organizzati concerti e spettacoli di vario tipo. In occasione del ferragosto e della festa del paese a settembre di solito il Comune offre anche uno spettacolo pirotecnico.


Stintino non sarà un posto in cui si possa folleggiare ma il suo fascino di piccolo borgo marittimo è indiscutibile.

mercoledì 18 luglio 2012

"Fuga" in Florida

" Ogni volta che m'accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell'anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinnanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in strada a gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in viaggio al più presto ". (Hermann Melville)

Tutti attraversiamo brutti periodi, a tutti capitano cose spiacevoli e tutti reagiamo in maniera diversa.
C'è chi, per non pensare, si butta a capofitto nel lavoro, chi non vuole vedere nessuno, chi ha bisogno di sfogarsi con qualcuno ogni 5 minuti, chi si mette a pregare, chi va in terapia, chi prende antidepressivi oppure chi, come me, prende il primo aereo in partenza.
Per questa mia tendenza, qualche volta sono stata accusa di "fuggire" dai miei problemi.
In realtà, per me, più che di una fuga, si tratta di prendere le distanze dal problema.
Allontanandomi fisicamente mi costringo a staccarmi dal quotidiano ed evitare, per il periodo del viaggio, di vivere nella situazione che mi fa star male. Il che mi consente di recuperare energie, di distrarmi, di "scambiare" la condizione spiacevole con una piacevole.
Questo ha comportato che le più grandi crisi che ho attraversato sono state accompagnate da un viaggio e che, una volta superato il momento doloroso, quello che è rimasto è il ricordo dell'esperienza positiva vissuta durante la vacanza.
Per esempio, io associo alla mia separazione il viaggio o "fuga" in Florida.
Meno di 2 settimane dopo la separazione io, le bambine e mia sorella (anche lei "in fuga") eravamo su un aereo diretto negli Stati Uniti.
Il tutto è stato organizzato, a tempo di record, con l'aiuto di un agente di viaggio (ormai praticamente un amico) abituato a queste nostre decisioni last second. Anche i passaporti delle bambine, obbligatori per l'ingresso negli USA, ci sono stati miracolosamente consegnati la notte prima della partenza.
Breve parentesi sui passaporti per bambini: per l'ingresso in alcuni stati è obbligatorio che ogni minore sia in possesso di un passaporto individuale e, fino a pochi anni fa, anche ai minori veniva rilasciato un documento con validità decennale. Ora la disciplina è cambiata, ad esempio non è più possibile l'iscrizione del minore nel documento del genitore, ed anche la validità del passaporto è rapportata, a ragione, all'età che il minore ha al momento del rilascio. Perciò se il minore ha tra 0 e 3 anni il passaporto avrà validità triennale, se ha tra 3 e 18 anni la validità è quinquennale (per ulteriori informazioni si può visitare il sito della Polizia di Stato http://poliziadistato.it/articolo/191/).
Quando noi abbiamo fatto fare i passaporti le bambine avevano 6 anni, una, e 5 mesi, l'altra, e non era ancora in vigore la nuova disciplina, ciò significa che la mia piccola viaggia ancora col passaporto in cui c'è la foto di una pupetta senza denti e capelli alta 65cm! Ovviamente nessuna corrispondenza con la bambina di oggi.
La nostra vacanza-fuga prevedeva una visita di pochi giorni ad Orlando, in modo da portare le bimbe a Disney World, e poi una settimana a Key West per rilassarci al sole (una sorta di terapia naturale, si sa, infatti, che la luce del sole ha effetti benefici sull'umore, riduce lo stress con conseguenze positive sul fisico, aumentando le difese immunitarie, l'appetito e via discorrendo..un vero toccasana!) a dispetto del gelo di gennaio che lasciavamo a casa.
In molti hanno pensato che fossi una pazza a partire con una bambina di soli 5 mesi, che ancora allattavo, in fase di svezzamento controllato, visto che dal primo mese aveva manifestato un'intolleranza ai latticini, e per di più per affrontare un viaggetto di almeno 16 ore di cui circa 10 di volo.
Ma io ho sempre creduto che i bambini possano andare dappertutto, a tutte le età. La vera difficoltà non è del bambino ma dell'adulto che se ne deve occupare, evitare di stancarsi troppo è fondamentale per non trasformare la vacanza in una prova di sopravvivenza.
Tutto è stato studiato perchè avessi anch'io modo di riposarmi durante i voli. Il nostro caro amico ci aveva prenotato una culletta e quindi riservato i tre sedili centrali e frontali, in cui avevamo abbastanza spazio per tutte le cose per le bambine e per allungare le gambe.
La mia piccolina si è fatta così un sonnellino di 8 ore mentre la sorella si dedicava alla musica e ai film!



Orlando è una delle principali città della Florida, nota soprattutto per le attrazioni della zona da Walt Disney World a Seaworld all'Universal Orlando Resort.
Noi ci siamo dedicate solo alla visita di Walt Disney World, o meglio di una sua minuscola parte.
Walt Disney World comprende ben 4 parchi a tema e 2 parchi acquatici, è a dir poco gigantesco, basti pensare che per spostarsi da un parco all'altro bisogna usare i treni! Noi siamo state solo a Magic Kingdom ed Epcot, ovviamente in giornate diverse, e non abbiamo neanche visto tutto. Il primo parco è quello dedicato alle favole classiche, col castello di Cenerentola, le parate etc mentre il secondo è dedicato alle innovazioni tecnologiche, culture e cucine di 11 paesi, molto bello e particolare.

 

 

 

 

Come Disneyland Parìs anche qui, anzi ancor di più visto il clima ed il bacino d'utenza, è strapieno di gente, i bambini se ne vanno in giro mascherati dal loro personaggio preferito ed è pieno di negozi di souvenir di tutti i generi. Così questa volta ce ne andavamo in giro con la bambina vestita da Bella Addormentata e abbiamo fatto scorta di altre tazze, matite, penne, portachiavi,etc etc, forse peggio che la volta precedente dal momento che mia sorella è una vera fanatica!


Ingresso negozio Lego, sono tutti fatti coi Lego!
Rispetto a Parigi qui è stato più facile fare gli incontri con i vari personaggi, per la felicità di mia figlia!

 

 

 

Purtroppo spesso pioveva e dovevamo aspettare che smettesse per continuare la visita o salire sulle giostre e ci siamo dovute comprare i "poncho" impermeabili, da cui mia sorella non si staccava mai!



Nonostante la bimbetta dunque, non abbiamo avuto nessun problema nè con le attrazioni (in quelle in cui lei non poteva salire si facevano i turni) nè con il tempo (lei riposava tranquilla nel suo passeggino per cui potevamo restare anche per gli spettacoli serali).

martedì 17 luglio 2012

Polinesia Francese e Tahiti Pearl Regatta



A maggio sono stata in Polinesia per partecipare alla Tahiti Pearl Regatta.
Non so quanti sappiano cosa sia la TPR e dove esattamente sia la Polinesia.
Fino a qualche mese fa io stessa non avevo mai sentito parlare della TPR e non immaginavo certo che l'avrei vissuta come membro di un equipaggio e che sarei stata sulla barca che addirittura l'ha vinta!
Per me che non sono una velista nè sono mai stata un'appassionata di vela o di altri sport acquatici la Polinesia era sinonimo di "viaggio di nozze", un posto per coppie in luna di miele, nient'altro che mare, sole e bungalows.
In effetti è così, una parte dei turisti sono coppie in viaggio di nozze mentre l'altra è composta da velisti (o amanti della barca in genere) surfisti e sub.
Per noi italiani andare in Polinesia significa attraversare il mondo per arrivare esattamente dalla parte opposta. Si tratta di un viaggio di circa 30 ore (tra voli e scali) e di 12 ore di fuso orario, in sostanza sei dall'altra parte del mondo, nell'emisfero opposto e con la giornata invertita, cioè quando qui è giorno là è notte. Diciamo che bisogna essere motivati e preparati a 4 giorni di viaggio tra andata e ritorno. Per quanto mi riguarda, ne vale assolutamente la pena!






La TPR è forse la più famosa regata del sud pacifico e si svolge normalmente tra alcune delle Isole della Società. Quest'anno il percorso prevedeva Raiatea-Bora Bora-Taha'a.... parecchio esotico no?



La regata era aperta a tre categorie: monoscafi, multiscafi e tutti gli altri.
Partiamo dal presupposto che io sono partita senza sapere un accidenti di barche, vele o quant'altro. Mi ero ripromessa di studiacchiare qualcosa per non fare la figura della completa imbecille ma, considerato che ho avuto i biglietti il venerdì sera e sono partita il sabato, è stato già tanto che ho fatto i bagagli. O meglio il bagaglio. Sono stata bravissima, mi era stato detto che non avrei potuto portare molta roba a bordo, per ovvie ragioni di spazio e di peso, così ho preparato una sola sacca morbida da meno di 10kg e sono riuscita a farci stare pure più cose di quelle che alla fine ho utilizzato..sono fiera di me! Lo sono stati anche i miei compagni di viaggio, colpiti dalle dimensioni del bagaglio e da tutto quello che sono riuscita a tirarne fuori, compreso un vestitino tutte frange e paillettes per il party a tema "Stars and Paillettes" a Bora Bora!!
In effetti non mi sono preparata sull'argomento barca, vele, corde, manovre etc etc ma ero preparatissima sull'argomento feste. In programma ce n'erano tante, a tema e non, in location fantastiche, ovviamente, di cui però non ho "prove fotografiche" troppo presa a seguire spettacoli, danze, cibo, bevande e conoscere gente con storie di vita tra le più incredibili che mi sia capitato di ascoltare..mi sembrava di essere in "Lilo e Stitch"!
La nostra barca "Spirit" era un trimarano (unico in gara) che, per chi come me non ne capisce nulla, è una barca molto veloce perchè leggera ed equipaggiata praticamente di nulla (basti dire che non c'è neanche il bagno..) ragion per cui abbiamo vinto come "Tempo reale", ossia siamo arrivati sempre primi alle varie tappe, lasciando gli altri indietro anche di ore!!!
SPIRIT

IL NOSTRO TROFEO

Il nostro equipaggio sembrava uscito da una delle più classiche barzellette, c'erano un australiano, un neozelandese, un'italiana e due francesi, infatti abbiamo anche vinto come barca più 'cosmopolita'.
Appena mi sono resa conto che era tutta "gente di mare" esperta e professionale mi sono pentita di non essermi comprata un libretto sulle barche da leggere durante le lunghe ore di volo. Per fortuna, visto che la lingua ufficiale in barca era l'inglese si poteva dar la colpa dell'inettitudine alla difficoltà di comunicazione dei termini tecnici. Invece se pure in italiano mi avessero parlato di fiocchi, rande o chissachè avrei girato senza meta alla ricerca di chi sa solo cosa!!
Il bello di avere a che fare con chi sa cosa sta facendo e che adora quello che fa è che lo vuole fare lui, così il grosso del lavoro l'hanno fatto gli uomini e noi donne abbiamo dato il nostro contributo quando richiesto e nei limiti delle nostre possibilità fisiche, anche perchè non c'era niente di meccanizzato, si faceva tutto con la forza bruta..chi ce l'aveva..


molto più adatto alle nostre capacità era il lato "ricreativo", così c'era chi si dedicava alla preparazione dei cocktails..

 e chi effettivamente lavorava...

ma la parte migliore arrivava la sera, alla fine della gara, quando si conoscevano i 'concorrenti', si faceva il bagno e si chiacchierava tutti insieme..indimenticabile..


Il primo da destra è Pierre Cossò del Tempo delle Mele

Ed ora qualche immagine della regata.







Se qualcuno fosse interessato a vedere le foto fatte dal fotografo ufficiale della TPR, che sono meravigliose, questo è il link http://www.tjhawaii.com/gallery/TPR2012/TPR2012main.html