venerdì 13 luglio 2012

Viaggiare da sole (senza figli)

Riprendo il blog dopo oltre due mesi...il tempo vola!!..e per prima cosa vorrei affrontare lo scottante argomento del "viaggiare da sole", senza figli intendo, dato che è una delle cose che ho fatto nei due mesi passati.
Non è stata la prima volta che partivo da sola ma è stata la prima volta che sono stata via per più di dieci giorni. Per la prima volta dalla nascita delle bambine ho passato ben 20 giorni senza vederle. E non era un 'viaggio d'affari' (che pare sia la sola giustificazione valida per un periodo d'assenza).
Anche a rischio di sembrare una madre snaturata devo dire che non ho sofferto.
Certo le mie figlie mi sono mancate, ho pensato a loro tutti i giorni, ci siamo sentite quasi tutti i giorni, ma mi sono goduta ogni momento del tempo passato lontano da casa, mi sono rilassata, mi sono divertita, mi sono rigenerata, senza provare alcun senso di colpa.
Lo dico perchè non mancano mai le persone che fanno di tutto per farti sentire in colpa anche quando sembra che ti stiano supportando, tipo quando ti dicono:"Fai benissimo a cogliere quest'occasione, chissà se ti capiterebbe di nuovo, certo è un sacco di tempo, speriamo le bambine non ne risentano troppo.." se non ti dicono direttamente: "eh tu a divertirti e le bambine poverine rimangono qui..". E non c'è neanche bisogno di allontanarsi troppo da casa o per troppo tempo perchè si facciano queste osservazioni.
Mi ricordo che subito dopo la fine della mia relazione col padre delle bambine nei giorni in cui loro stavano con lui io normalmente stavo in casa, non uscivo quasi mai e quasi nessuno mi spronava a farlo. Quando invece ho iniziato ad uscire con gli amici, al contrario, ricevevo solo battute di disapprovazione "sempre in giro, vero?" oppure "non hai le bambine oggi?così ti puoi divertire eh?".
Persino quando si è in coppia se decidi di dedicare del tempo a te stessa, lasciando i figli col padre, puoi star sicura che non mancherà chi sottolineerà il fatto che non sei a casa a prenderti cura della famiglia.
Mi pare che sia opinione diffusa che una volta che diventi mamma solo quello sia il tuo ruolo nella vita. Tu non esisti più come persona se non come madre. Di conseguenza, risulta quasi "riprovevole" il desiderio di trascorrere del tempo da sola perchè si da per scontato che tu voglia e debba stare con i tuoi figli ogni momento in cui loro non siano impegnati con la scuola o altre attività.
Bè, io non sono d'accordo.
Sicuramente il ruolo di madre è quello preponderante nella mia vita. Ma, come la maggior parte di noi, sono o sono stata anche figlia, sorella, amica, zia, cugina, nipote, collega, compagna, nuora, cognata, fidanzata, amante, etc etc.
Il fatto di rivestire tutti questi ruoli non fa di me solo una loro sintesi.
Ho sogni, desideri, idee, bisogni che prescindono dai vari ruoli che di volta in volta rivesto, perchè IO esisterei anche se non facessi più la madre, la figlia, l'amica, la sorella etc etc.
Ad essere sincera non è da tanto che sono arrivata a questa consapevolezza.
Per anni sono stata divorata dai sensi di colpa nell'assurda convinzione che non avessi il diritto di prendermi cura di me perchè dovevo solo prendermi cura di altri.
Una follia!!!
Ho imparato che non privo mie figlie, i miei familiari, i miei amici o il mio compagno del mio amore, della mia attenzione, delle mie premure se non passo ogni momento con loro.
Ho imparato che DEVO prendermi cura di me per essere in grado di prendermi cura di altri con serenità e gioia.
Ho imparato che BISOGNA coltivare le proprie PASSIONI per riuscire ad affrontare i propri impegni con più energia, con più facilità, con più entusiasmo.
E dato che per me "viaggiare" è una passione ma anche un modo per prendermi cura di me, un modo per recuperare energie, un modo per mettermi alla prova, un modo per apprendere qualcosa di nuovo su di me, è qualcosa a cui non posso rinunciare e che posso fare anche da sola felicemente.

Nessun commento:

Posta un commento