venerdì 4 maggio 2012

In giro per la Francia

L'occasione per il nostro primo viaggio di famiglia all'estero si è presentata sotto forma di regalo di laurea: un soggiorno di 4 giorni a Disneyland Paris per me, bimba (all'epoca ne avevo solo una) e papà (all'epoca eravamo ancora una coppia). Il pacchetto prevedeva trasferimenti aerei dalla Sardegna, dove viviamo, che costavano parecchio, perciò ho chiesto all'agenzia di viaggio di trasformare i biglietti aereo in passaggio in traghetto con auto al seguito e 3 notti a Parigi. L'idea era di prenderci due settimane per visitare la Francia, decidendo noi dove fermarci, a parte le giornate già prenotate.

Questo è stato il nostro itinerario: Chablis, Tonnerre, Disneyland Paris, Parigi, Versailles, Roune, Omaha Beach, Mont-Saint-Michel, Limoges e rientro.

Sapendo di dover trascorrere molte ore in macchina ci siamo premuniti di giochi, libri, musica per intrattenere la bimba e abbiamo messo in conto di dover fare diverse soste per consentire a lei (ma anche a noi!) di sgranchirsi le gambe, svuotare la vescica, prendere un pò d'aria e giocare.

Prima di partire abbiamo acquistato un passeggino ultraleggero, di quelli pieghevoli ad ombrello, perchè, sebbene la bambina avesse già 4 anni, sapevamo che per lei sarebbe stata dura camminare per molte ore al giorno, tutti i giorni per 2 settimane! Tra l'altro il passeggino ti permette di scaricare dallo zaino o borsa a tracollo il peso di snack, bibite, cambi d'emergenza etc, e all'occorrenza può essere utilizzato a mò di carrello della spesa!

CHABLIS
Prima sosta non programmata ma quasi obbligata dopo aver percorso quasi 600km da Marsiglia.
Chablis è una cittadina della Borgogna circondata da colline di vigneti e verde campagna francese. E' nota per la produzione dell'omonimo vino, davvero ottimo, che ovviamente abbiamo acquistato a casse (il vantaggio di viaggiare con l'auto!).
Nonostante fosse agosto e non avessimo prenotato, abbiamo trovato una stanza in un delizioso B&B. Unico difetto: tante scale e niente ascensore. Noi chiaramente avevamo un'unica pesantissima valigia che anche Ercole avrebbe avuto difficoltà a trasportare su per le scale!
Però ditemi voi se non valeva una sosta!!




















TONNERRE
Proseguendo il nostro viaggio verso Parigi dopo circa 20km ci siamo fermati a visitare Tonnerre e la sua famosa (a noi fino a quel momento sconosciuta) "Fosse Dionne", un bacino in pietra circolare alimentato da una sorgente naturale, dal colore blu intenso, che era usato come lavanderia pubblica già ai tempi di Cesare. Pare che dal bacino parta una grotta che arriva fino a 28m di profondità. Il suo mistero è legato alla particolare colorazione dell'acqua.
In effetti è molto suggestivo, giudicate voi stessi.




















DISNEYLAND PARIS
Lasciata Tonnerre dopo un paio d'ore prendiamo l'uscita per il mondo della fantasia europeo, perfettamente segnalato come qualsiasi altra città, in effetti le dimensioni sono quelle di una vera e propria città. Che dire, il posto è studiato perchè i bambini passino da una espressione di stupore all'altra, ovunque guardino hanno la sensazione di trovarsi all'interno di una favola o di un cartone animato tanto che non c'è bambino che dopo un paio di giorni al massimo non se ne va in giro vestito col costume del suo personaggio preferito, è tutto un susseguirsi di Cenerentole, Trilli, Belle, Winnie etc etc. Anche la nostra non è stata da meno!


Non si può negare che il luogo sia magico, infatti magicamente centinaia di genitori tollerano di fare file interminabili per fare un giro su una delle tante giostre (per fortuna alcune sono munite di biglietto di prenotazione!) o per assistere ai vari spettacoli, accettano di spendere cifre spropositate per un panino al saloon o per uno zucchero filato o un gelato preso al carretto che sembra uscito dal film di Mary Poppins. Le cose da vedere e da fare sono talmente tante che bisogna tenere un buon ritmo per riuscire ad andar via dopo 4 giorni avendo visto più della metà delle attrazioni.














Ovunque si trovano negozi, mascherati da casetta della città o da capanna o da saloon o in qualsiasi altra veste, con centinaia di gadget, oggettistica, souvenir, abiti, pupazzi e alla fine del soggiorno è quasi inevitabile andarsene con un numero imprecisato di portachiavi, penne, matite, calamite, tazze, pupazzi, bambole, pigiami, bavaglini, completini, zainetti, set pappa, fino ad arrivare ai set asciugamani e set di saponi, tanto che alla fine ti prendi pure il trolley delle principesse o cars o chicchessia, tanto prima o poi ti serve, anzi ti serve subito se no tutta stà roba dove la metti?e meno male che siamo in macchina!

 

Così alla fine te ne vai avendo speso metà del budget previsto per l'intera vacanza, ma va bè la bimba è felicissima e ora si va a Parigi!


PARIGI
Finalmente arriviamo a Parigi ansiosi di andare alla scoperta di una delle città più belle del mondo. Il nostro hotel si trovava nel quartiere di Montparnasse perciò la prima tappa è stata all'omonima torre per uno sguardo dall'alto all'intera città.


Nei giorni trascorsi a Parigi non sono mancati un giro in battello sulla Senna, passeggiata lungo gli Champs Elysées, visita al museo del Louvre, all'Arco di Trionfo, ai Jardin des Touleires, al Quartiere Latino e, ovviamente, ore passate davanti alla Tour Eiffel.








Non ha certo bisogno di presentazioni "La Gioconda"

Due meraviglie!!Ok, sono di parte..

Cosa non si fa davanti alla Tour Eiffel!


Che spettacolo..
Parigi non è solo arte e monumenti, è anche cucina, musica, divertimento e shopping. C'è n'è per tutti i gusti, basta chiedere e cercare e si troverà tutto quello che si vuole. Io consiglierei di non perdere l'occasione di una visita serale al Quartiere Latino o per un aperitivo sul prato di fronte alla Tour Eiffel con vino e calici portati da casa (cosa che fanno in tantissimi!) e per gli amanti dello shopping inevitabile sosta alle Galeries Lafayette poi alla ricerca dei tanti mercatini!
In definitiva, per dirla con le parole di Enrico IV "Parigi val bene una messa!".

VERSAILLES
Non si può stare così vicino a Versailles e non andare a dare almeno un'occhiata. Non certo io, cresciuta a pane e Lady Oscar, troppo curiosa di vedere dove si erano svolti tutti gli intrighi. Così abbiamo fatto una breve tappa in questa città sorta intorno ad un palazzo a dir poco enorme. Se si pensa che la superficie totale è di oltre 67.000mq, di cui aperti al pubblico 50.000, e che ci sono 800 ettari di parco, non vi stupirà sapere che abbiamo visto giusto un paio di cose tra cui la Sala degli Specchi, la cappella e la stanza della Regina e uno sguardo allo splendido giardino. Proporre alla bambina un giro più lungo non sarebbe stato possibile.

 

  

           

ROUNE
Lasciata Versailles ci siamo diretti a nord, verso la Normandia, e abbiamo deciso di fermarci una notte a Roune cittadina medievale in cui è stata bruciata viva Giovanna d'Arco. Molti sono i monumenti di arte gotica presenti in questa cittadina, la sera in cui siamo arrivati sulla facciata della bellissima cattedrale riflettevano immagini delle opere di Monet in cui era stata dipinta la stessa cattedrale, molto suggestivo. Ricordo anche che stavamo cenando in una trattoria nella piazza della cattedrale in cui ci hanno servito delle escargot buone da leccarsi i baffi!!
Il giorno dopo abbiamo fatto visita al piccolo museo locale dedicato a Giovanna d'Arco.







OMAHA BEACH
Chi non ha sentito parlare dello "sbarco in Normandia"o "D-Day"? Teoricamente avremmo dovuto studiarlo a scuola, ma ai miei tempi la storia contemporanea non si riusciva a farla benissimo perchè si arrivava alla seconda guerra mondiale che l'anno scolastico stava quasi per finire. I viaggi servono anche a questo, recuperi i buchi (o voragini!) della tua preparazione. In due parole, l'esercito degli alleati effettuò lo sbarco, il 6 giugno 1944, in diverse spiagge della Normandia per aprire un secondo fronte e di lì procedere per invadere la Germania. Omaha Beach è la spiaggia in cui gli alleati persero più uomini.
Ed ecco il personalissimo sbarco in Normandia della mia bimba!


MONT-SAINT-MICHEL
Avevo letto di questo isolotto su cui era stata costruita un'abbazia in onore di San Michele, da cui il nome, e in cui il fenomeno dell'alta e bassa marea è particolarmente visibile. Noi siamo arrivati al tramonto e c'era bassa marea per cui l'isolotto non era circondato dal mare. Non abbiamo potuto visitarlo per bene perchè ci siamo messi alla ricerca di un posto dove alloggiare, per poter lasciare la macchina e far riposare un attimo la bambina, ma è stato impossibile. Questa zona ad agosto è strapiena di gente e per la prima e unica volta, per fortuna!, abbiamo dovuto fare km e km per riuscire a trovare un posto in cui dormire, finchè l'abbiamo trovato a mezzanotte passata.


LIMOGES
Ultima tappa del nostro viaggio, anche questa non programmata, in realtà scelta per nessuna ragione se non per il fatto che era sulla via del rientro. Come tutti quelli che hanno mamme fissate con i servizi di piatti, io avevo sentito solo parlare della porcellana limoges ed in effetti la città è famosa in tutto il mondo per le pregiate porcellane e smalti, a fine vacanza però la frenesia da acquisto scema parecchio ed io non sono neanche tanto appassionata di piatti, centrotavola o quant'altro, perciò ci siamo concentrati più sul cibo che abbiamo trovato ottimo!







Nessun commento:

Posta un commento